
Commento di Charles al Vangelo del 1 novembre e di domenica 2 novembre – Mt 5,1-12; Gv 6,37-40
La povertà di spirito non obbliga alla povertà esteriore, poiché si possono possedere dei beni pur essendo perfettamente staccati da essi; è differente in molti punti dalla povertà materiale, e soprattutto per il fatto che questa volge solo ai beni materiali, mentre la povertà interiore, spirituale¸ la libertà di spirito, la povertà di spirito, volge non solamente ai beni temporali, ma anche a tutti i beni sensibili, al prossimo e a se stessi.
 
								 
						 
								 
								
