V domenica del Tempo Ordinario – anno B
«Egli le prese la mano e subito la febbre la lasciò»…
Grazie, mio Dio, come sei buono! Ecco ciò che fai in ogni momento per le nostre anime e i nostri corpi! Tutto il nostro essere partecipa alle tue bontà; tutto ciò che soffre partecipa alla Tua compassione… Come sei buono, mio Dio, soffri con tutto ciò che soffre, piangi con Maddalena, gemi vedendo i ciechi, hai pietà degli uomini che si stringono attorno a Te, come delle pecore senza pastore!.. Oh come sei non solamente buono, ma compassionevole! Non solamente guarisci il corpo e l’anima, ma soffri dei loro mali! Come sei tenero e buono, oh Cuore di Gesù!
Siamo compassionevoli come il Cuore di Gesù… Non accontentiamoci di fare il bene, ma rattristiamoci, soffriamo alla vista dei dolori fisici e morali del prossimo… e soprattutto a quella dei suoi peccati… Poi facciamo il bene, facciamo tutto il bene possibile verso il prossimo, alle anime anzitutto e principalmente, ai corpi dopo e secondariamente, ma sempre anche ai corpi, come Nostro Signore ce ne dona l’esempio: che le nostre relazioni con il prossimo possano, come le sue, esprimersi con una parola: carità, carità verso le anime in primo luogo e soprattutto, e carità verso i corpi in secondo luogo ma sempre.
Come sei buono, mio Beneamato, come sei buono! La Tua vita non ha smesso di essere il modello di tutte le perfezioni; ma, tra gli atti che ha riportato di Te lo Spirito Santo, Ti è piaciuto che facesse talmente dominare gli atti di bontà, che essi soli, gli atti di misericordia verso i corpi occupano più spazio forse nei Vangeli rispetto a tutti gli altri esempi… Quanto agli atti di carità verso le anime, tutte le Tue parole, tutte le Tue azioni, qualsiasi esse siano, non sono altra cosa, in tutto quello che hai fatto sulla terra, tutto, tutto, tutto, l’hai fatto in vista di Dio anzitutto, e poi per il bene delle nostre anime. Come sei buono!
Tre insegnamenti, tra gli altri, vengono alla luce da questi versetti… Carità (sia per le anime… sia per i corpi in vista delle anime… sia per i corpi, perché essi sono le membra del Cristo)… Umiltà (non lasciare proclamare i propri benefici, non lasciar dire bene di sé)… Non lasciarsi lodare dai malvagi (non dobbiamo ricevere niente dai nemici di Dio, né benefici né lodi: siamo i servitori e gli amici di Dio, non dobbiamo ricevere niente dai suoi nemici, perché si è sempre un po’ schiavi di coloro dai quali si riceve… Un solo caso fa eccezione, è quando speriamo che ricevendo dai nostri nemici – che, finché sono uomini viventi in questo mondo, sono anche dei figli di Dio, e non sono dei nemici irriconciliabili – quando speriamo, ricevendo da essi delle buone parole o dei benefici, di attirarli a Dio, loro Padre, di riavvicinarli a Lui, di farli ritornare a Lui… Ma occorrono in questo molta prudenza e discrezione, purezza d’intenzione, e aggiungere a questa accettazione di buone parole o di doni molte preghiere… Bisogna anche in questo caso fare la distinzione tra quei nemici di Dio che lo sono soprattutto per ignoranza, e gli altri nei quali c’è più malizia, tra gli indifferenti e gli accaniti… Bisogna ricordarsi che gli uomini non sono, finché vivono, dei demoni: che c’è sempre da sperare per loro; e allo stesso tempo mostrare che non possiamo prendere parte ai nemici del Nostro Dio, e cercare di guadagnare questi ribelli che malgrado tutto sono i Suoi figli e nostri fratelli).
«Uscendo di buon mattino, egli andò in un luogo deserto e si mise a pregare»…
Grazie, mio Dio, come sei buono a darci questo esempio, questo insegnamento; è per noi che agisci così; per istruirci, perché Tu, ti sapevi raccogliere in ogni luogo, e non avevi bisogno della solitudine materiale per essere unito a Tuo Padre nel segreto del Tuo Cuore. Seguiamo gli esempi che ci doni qui, mio Dio. Alzarsi di buon mattino per pregare, «di buonissimo mattino», dice il testo… Pregare nella solitudine, nell’allontanamento dagli uomini, nei luoghi dove si sia soli con Dio, dove niente venga a interrompere né a turbare la nostra preghiera… Luogo notturno e solitario.
Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo.