III domenica di Quaresima – anno B
«Non fate della casa del Padre mio, una casa di commercio!».
Come sei buono, mio Dio, a darci questa lezione per ricordarci il rispetto che ti dobbiamo nei tuoi templi materiali, mille volte più santi del tempio di Gerusalemme poiché vi risiedi corporalmente, in tutti gli uomini che sono tuoi templi, in noi stessi che siamo tuoi templi. Mio Dio, compi nelle nostre anime ciò che facesti nel tempio: caccia da esse i venditori e i compratori, i pensieri estranei, i vani attaccamenti; ogni pensiero, ogni preoccupazione che non è per la tua gloria, che non è te o ciò che tu ordini, falli sparire, distruggili in me, falli morire in me, svuotamene! Grande rispetto nella casa di Dio, nel suo tabernacolo! Grande rispetto per Dio in me stesso, poiché io stesso sono il tuo tempio, o Gesù! E coraggio come Gesù che cammina con il braccio alto contro tutto un popolo, coraggio sul suo esempio, nel compiere tutto ciò che Dio ci chiede… Coraggio e fiducia: chi è contro di noi quando Dio è con noi[1]?
[1] M/430, su Gv 2,12-17, in C. de Foucauld, L’imitation du Bien-Aimé. Méditations sur les Saints Évangiles (2), Nouvelle Cité, Montrouge 1997, 147-148; tr. it., “Stabilirci nell’amore di Dio…”. Meditazioni sul vangelo di Giovanni, ed. A. Fraccaro, Glossa, Milano 2009, 11.