Trentatreesima domenica del Tempo Ordinario B
«Vegliate dunque, pregando in ogni tempo…»…
Come sei buono, mio Dio, a condurci al Tuo amore con il timore, mostrandoci visioni così terribili, e a condurci al tuo amore con la speranza, predicendoci una felicità così celeste, e a condurci al tuo amore dandoci tanti consigli su come vivere in unione con Te.
Vegliamo e preghiamo incessantemente… Vegliamo, cioè abbiamo una grande prudenza nei nostri pensieri, nelle nostre parole, nelle nostre azioni; non dico lentezza, ma prudenza: pur essendo vivaci, rapidi, energici, facciamo grande attenzione a tutto ciò che diciamo, pensiamo, facciamo, al fine di non dire, pensare, fare niente che dispiaccia a Dio, che sia altro da ciò che Nostro Signore farebbe, direbbe, penserebbe al nostro posto; agendo, pensando, parlando facciamo un’estrema attenzione… e dopo aver pensato, parlato, agito, esaminiamo ciò che abbiamo pensato, detto, fatto, per vedere se abbiamo fatto in tutto la volontà di Dio, fatto la cosa più perfetta, fatto ciò che piace di più a Nostro Signore, fatto ciò che Nostro Signore avrebbe fatto al nostro posto… E preghiamo in ogni tempo: preghiamo contemplando incessantemente Nostro Signore come Maria e Giuseppe lo contemplavano incessantemente, come Nostro Signore contemplava incessantemente suo Padre, come Santa Maddalena, San Giovanni contemplavano incessantemente il loro Beneamato; come la Santa Vergine dopo l’Ascensione continuava a contemplare incessantemente suo Figlio… è la preghiera continua, quella che consiste nel non staccare mai gli occhi dal Beneamato.
Preghiamo anche in certe ore determinate, come Nostro Signore diceva le preghiere canoniche, come si appartava in certi momenti, la notte soprattutto, in lunghe orazioni solitarie. Preghiamo ancora più particolarmente con questo ultimo genere di preghiere in certi giorni, come Egli dedicava più tempo a queste preghiere in giorno di sabato e di festa… e persino in certi tempi come Egli vi dedicava certi periodi interi come quello della santa quarantena…[1]
[1] M/411, su Lc 21,20-36, in C. de Foucauld, Cerco i miei amici tra i piccoli. Meditazioni sul Vangelo secondo Luca, Centro Ambrosiano, Milano 2024,