domenica 21 maggio 2023
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,15-21)
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Commento di Alessandro
Di questo Vangelo, mi balzano subito all’occhio due frasi: “Essi però dubitarono” e “io sono con voi tutti i giorni”.
La prima mi riporta alla mente tutte le volte in cui ho messo in dubbio non solo il Signore, ma le persone in generale (gli amici, la famiglia, le persone a cui si tiene di più). Alcune persone hanno tradito la mia fiducia con i loro atteggiamenti, altre non le reputavo abbastanza informate sull’argomento di cui si trattava, in altri casi era semplicemente una sorta di paura. Quest’ultimo caso è, forse, quello che si riflette più spesso nel rapporto con il Signore. Credo che a tutti sia capitato di vivere un momento non proprio felice nella propria vita e aver provato una sensazione di “abbandono”, in primis con Lui, chiedendosi “Ma perché mi fa stare così male? Perché non mi aiuta a uscirne?” e allora si inizia a dubitare, a mettere in discussione anche la propria fede qualche volta.
È qui che, però, entra in gioco la seconda frase di cui volevo parlare. Il segreto per uscire da questi momenti bui, a mio parere, è quello di cercare il Signore nelle piccole cose, nei piccoli gesti delle persone che si hanno accanto, nei piccoli segni (un sogno, una frase di un libro, una scena di un film, …). Se mi soffermo a pensare a come ho superato certi periodi tristi, mi accorgo di come ci fosse sempre una persona pronta ad aiutarmi, che fosse il don, un educatore, un famigliare o un amico, qualcuno si faceva sempre avanti. In questo qualcuno ci vedo il Signore, che mi dice, appunto, “io sono con te tutti i giorni”, mi fa capire che veramente tiene a me e non mi lascia solo ad affrontare i miei problemi e le mie paure.
Ad esempio, mi è capitato di perdere alcune persone a me care e non capacitarmene, rimanendo triste per molto tempo. In questi casi, ho visto insogno queste persone, che mi abbracciavano e mi facevano capire di stare bene. Può sembrare una cosa da pazzi, però è accaduta veramente e credo che ci possa essere solo una Persona in grado di farmi vivere certe cose.
Alessandro, 22 anni