Discepole del Vangelo

Giovani in ascolto della Parola – domenica di Pentecoste

domenica 19 maggio 2024 – commento di Isabel

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,26-27; 16,12-15)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Commento di Isabel

Di questo Vangelo c’è una cosa che mi ha colpito in modo particolare, e sulla quale mi sono soffermata. È questa: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso”. Ho sempre pensato che i discepoli di Gesù fossero avvantaggiati rispetto a noi, perché hanno potuto conoscere da Lui il suo pensiero, lo hanno visto agire… come se avessero, praticamente, imparato tutto quello che c’era da imparare quando Gesù era con loro. Questa frase del Vangelo, invece, sembra dire che anche loro non erano in grado di capire tutto, anche se hanno vissuto a stretto contatto con Gesù. Anche loro, come noi oggi, hanno bisogno di aiuto per capire come si può vivere secondo il Vangelo. Gesù, allora, manda il suo Spirito, “lo Spirito della verità”, perché ognuno di noi ha bisogno sempre di capire chi è Gesù per la propria vita, di imparare ad annunciare il suo messaggio. Lo Spirito è come una forza che è sempre in noi proprio per aiutarci in questo, ma che dobbiamo imparare ad ascoltare e seguire.
Isabel, 20 anni