Discepole del Vangelo

ABITARE COME CONDIVIDERE

Se cerchiamo nel dizionario, tutte le spiegazioni ed i sinonimi che troviamo in merito all’ abitare hanno a che fare con lo spazio e stanno ad indicare il trattenersi, lo stare, il fermarsi… Per un cristiano, però, l’abitare è molto di più ed ha a che fare con un modo di stare, con la qualità del restare, con l’amore da dare e da accogliere. Come è stato per Gesù.

L’oggi che viviamo a Milano cerca di vivere l’abitare come modo che da qualità alla vita di tutti i giorni e che sa riconoscere ed accogliere l’amore di Dio nelle condizioni più ordinarie (ed allo stesso tempo cruciali) dell’esistenza umana.

È, innanzitutto, un abitare come “stare per rimanere”… stare tra questi palazzi, nelle vie della parrocchia, nella ricchezza della città e della diocesi anche in mezzo alla precarietà e alle contraddizioni che ci sono, dedicando tempo agli incontri.

È, anche, un abitare come “accoglienza”… quella ricevuta dalle tante persone che hanno piacere di ricevere una visita o di scambiare qualche parola insieme; o quella di una signora con molte fragilità che ci invita a casa sua perché desidera farci conoscere la figlia che non vede da tempo.

È, ancora,  un abitare come “condivisione”… dei piccoli e grandi disagi quotidiani (l’ascensore che si rompe, le aiuole da pulire, le notti disturbate dai rumori); della bellezza di pregare insieme nella nostra piccola cappellina come nella chiesa parrocchiale per la visita dell’arcivescovo;  condivisione dei materiali per i lavoretti che una parrocchiana prepara per i ragazzi di scuola o del catechismo.

È, poi, un abitare come “contemplare”… cioè stare in ascolto, cercando di comprendere, pregando e meditando, lo sguardo di Dio sul mondo.

È, infine, un abitare come “cura”… della casa, degli spazi comuni, dei fiori del terrazzo. Cura donata alle relazioni ma anche ricevuta da quel vicino che ti chiama solo per avvisarti che hai lasciato la finestra aperta o da quella signora della parrocchia che chiama solo per sapere il nome di quella sorella malata per la quale pregare.

Sorelle Michela, Sara, Vania