Discepole del Vangelo

Commento di Charles al Vangelo di domenica 23 giugno – Mc 4,35-41

Dodicesima domenica del Tempo Ordinario B

«Minacciò il vento e disse al mare: Taci, calmati! E il vento cessò e si fece una grande calma» (Mc 4,39). Speriamo! Il divino Maestro è in fondo alle nostre anime come in fondo alla barca di Pietro… Talvolta sembra dormire, ma è sempre lì, pronto a salvarci, pronto ad esaudire la nostra richiesta, non attendendo che il nostro appello o talvolta il momento più favorevole alla nostra anima per dire al mare: Taci… Con una parola può sempre calmare tutte le burrasche, allontanare da noi i pericoli e far seguire una gran calma a delle angosce mortali… Preghiamo sempre! Più la tempesta ci agita, più bisogna innalzare verso lui solo il cuore e le mani. E, pregando, speriamo invincibilmente[1].


[1] M/105, su Mc 4,39, in C. de Foucauld, En vue de Dieu seul. Meditations sur les passages des Saints Évangiles relatifs à quinze vertus, tome IV/1, Nouvelle Cité, Montrouge 1999, 292 ; tr.it., Meditazioni sui passi dei vangeli relativi a Dio solo, fede, speranza, carità (1897-1898), vol IV, Città Nuova, Roma 1973, 244.