I domenica di Quaresima – anno A
«Allora Gesù gli disse: Vattene, Satana, perché è scritto: Adorerai il tuo Signore e servirai solo Lui».
E da queste parole, mio Signore, che insegnamento bisogna trarre? … – Per prima cosa un primo modo per cacciare le tentazioni: rispondere loro immediatamente, non appena si mostrano: «Vattene, Satana». E dopo questo gettarsi nelle sue braccia con una preghiera e non occuparsi più del demonio, rispondendogli solamente: «Vattene, Satana», tanto spesso quanto riappare, senza degnarsi di rispondergli altrimenti che con questa parola, senza guardarlo, ma guardando me e non cessando di avere gli occhi fissi solo su di me… 2° Un altro mezzo per cacciare il diavolo, che si può impiegare da solo o unirlo al precedente, è l’impiego di una parola della Sacra Scrittura diametralmente opposta alla suggestione, parola che mette in piena luce la malizia della tentazione e così la indebolisce molto, e nello stesso tempo mostra molto luminosamente il tuo compito e così ti dà molta forza… 3° Sono nutrito dalla Santa Scrittura, ne ho in ogni momento dei brani sulle labbra, ne penetro il senso divinamente, faccio di essa la regola della mia vita: se vuoi assomigliarmi, avere nello spirito le mie stesse cose, sulle labbra le stesse parole, avere per la tua vita le stesse regole, in una parola, se vuoi avere il mio spirito, bisogna che anche tu sia pieno della Santa Scrittura, e di conseguenza, è indispensabile che tu la legga, la studi, la mediti continuamente, che tu prenda il suo spirito che è quello di Dio, che è il mio spirito, al fine di fare di essa la regola dei tuoi pensieri, delle tue parole, delle tue azioni, di tutta la tua vita. … 4°«Adorerai il tuo Signore e servirai solo Lui». Queste parole molto gravi vogliono dire allo stesso tempo che tu devi te stesso interamente a Dio e che tu devi te stesso a Lui solo, esclusa ogni creatura. «Prosternarsi, adorare», è mettersi ai piedi di qualcuno interamente, per dichiaragli che gli si appartiene completamente, in tutto ciò che si è, senza riserve. «Servire Lui solo, non servire se non Lui», significa l’esclusione di ogni altro, significa che si deve se stessi interamente a uno solo, esclusi tutti gli altri. … «Adorerai il Signore e non servirai che Lui solo», significa dunque, «devi consacrare a Dio tutto ciò che sei, tutto ciò che hai, tutti i tuoi istanti; e dovendo impiegare per lui tutti i momenti della tua vita e tutto ciò che è in tuo potere, non devi consacrare né un istante, né una parola, né un’azione, né un pensiero, né la minima cosa ad alcuna creatura… Tutto per Lui, niente per nessun altro». … Questa parola dei libri santi ha dunque esattamente lo stesso senso che queste altre due che ripeterò io stesso ai Giudei: «Amerai Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutto il tuo spirito, con tutte le tue forze» e «Rendete a Dio ciò che è di Dio». …Tutte e tre esprimono assolutamente la stessa verità: «Devi a Dio assolutamente tutto ciò che sei e tutto ciò che hai, e così non devi niente a nessuna creatura». …(Per la verità hai dei doveri, molti doveri verso le creature, ma li hai non in vista di esse, non a causa di esse, ma in vista di Dio solo, a causa di Dio solo, in modo che, riempiendole, non sono loro che tu servi, è Dio solo, non sono loro che tu ami, è Dio solo, non è a loro che tu restituisci, è a Dio solo; tutto ciò che fai verso di loro, lo fai per Dio solo).
(Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo)