Ventiseiesima domenica del Tempo Ordinario B
«Tagliare il nostro braccio destro, se ci scandalizza»… Grazie, mio Dio, che ci dai con tanta insistenza un avvertimento così salutare, avvertimento che racchiude da solo tutta la dottrina di molti libri spirituali, i quali non fanno che insegnare sotto mille forme: Tagliate, sopprimete tutto ciò che è creato, tutto ciò che è naturale, svuotatevi da tutto il creato, perché è solo un ostacolo all’unione con Dio, e allora sarete pieni di Dio.
Tagliamo, sopprimiamo ogni occasione di colpa, di peccato, al fine di salvarci: è il timor di Dio, «l’inizio della sapienza»[1]… Tagliamo, sopprimiamo, tutto il creato, tutto ciò che è naturale, perché tutto ciò ci distrae dal puro amore di Dio. È l’amore di Dio, è la sapienza perfetta; una volta che è compiuto, è l’unione con Dio, il cielo sulla terra.[2]
[1] Cfr. Pr 9,10.
[2] M/219, su Mc 9,37-47, in C. de Foucauld, Fammi cominciare una nuova vita. Meditazioni sui Vangeli secondo Matteo e Marco, Centro Ambrosiano, Milano 2024, 220.