V domenica del Tempo Ordinario C
Gesù predica ai Galilei… Chiama San Pietro all’apostolato… Guarisce un lebbroso e gli vieta di dire che è Lui che lo ha guarito…
Come sei buono, mio Dio, a predicare così, con tanta fatica…! Come sei buono a preparare la tua Chiesa e la predicazione futura del Vangelo a tutte le nazioni chiamando Pietro all’apostolato e ispirandogli coraggio e fiducia con la pesca miracolosa!… Come sei buono a guarire così i malati!
Lavoriamo alla salvezza delle anime e al sollievo dei corpi con tutti i mezzi in nostro potere, senza altri limiti che quelli imposti dall’obbedienza a Dio e ai Suoi rappresentanti: il fine di Nostro Signore quaggiù, quello della Chiesa, quello di ogni uomo è la salvezza di tutti gli uomini per procurare la gloria di Dio; lavoriamo quindi con tutte le nostre forze, nei limiti della santa obbedienza, alla salvezza di tutti gli uomini; amiamoli, preghiamo per loro, mortifichiamoci per loro, santifichiamoci per loro, diamo loro il buon esempio, siamo teneri e buoni con loro, pratichiamo verso di loro tutte le opere di misericordia che possiamo e dobbiamo; quando Dio vuole, parliamo, esortiamo, consoliamo, consigliamo, correggiamo, puniamo; siamo, quando serve, i difensori di quelli che sono attaccati ingiustamente… Ricordiamoci sempre che il nostro fine sulla terra è la glorificazione di Dio, e che questa glorificazione si ottiene con la santificazione di tutti gli uomini: la glorificazione di Dio è quindi il nostro scopo finale, il nostro fine supremo; la santificazione di tutti gli uomini, è il nostro scopo prossimo, il nostro fine prossimo.[1]
[1] M/276, su Lc 4,42-5,14, in C. de Foucauld, Cerco i miei amici tra i piccoli. Meditazioni sul Vangelo secondo Luca, Centro Ambrosiano, Milano 2024, 65-66.