Discepole del Vangelo

Commento di Charles al Vangelo di venerdì 7 giugno – Gv 19,31-37

Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù

«Un soldato aprì il suo costato con la sua lancia e subito ne uscì sangue e acqua».

Come ci amate, o Cuore di Gesù! Non vi è bastato contenere tutti gli uomini, questi uomini così ingrati, durante tutta la vostra vita, avete voluto addirittura essere loro aperto ed essere ferito per loro dopo la vostra morte; avete voluto portare eternamente questa ferita come segno del vostro amore, come segno che il vostro Cuore è sempre aperto a tutti i viventi, è sempre pronto a riceverli, a perdonarli, ad amarli… Con questa apertura spalancata chiamate eternamente tutti gli uomini a credere al vostro amore, ad avere fiducia in esso, a venire a voi, per quanto luridi siano: a tutti, tutti, perfino ai più indegni, il vostro cuore è aperto; per tutti, tutti è stato squarciato! Amate tutti i viventi, li chiamate tutti a voi, offrite a tutti loro la salvezza fino alla loro ultima ora, al loro ultimo minuto… Ecco ciò che ci dite, ci gridate eternamente con questa bocca spalancata del vostro Cuore, o tenero Gesù!

Amiamo Gesù che ci ha tanto amato!… Amiamo Gesù che è amabilissimo… Amiamo Gesù, è il primo comandamento… Amiamo Gesù, è la felicità («Conoscere Dio e Gesù, è la vita eterna», cioè la felicità celeste)… Amiamo Gesù chiedendogli incessantemente di amarlo e praticando le opere del suo amore, la sua obbedienza, la sua imitazione, la sua contemplazione (e tra le virtù che comprendono sia la sua obbedienza sia la sua imitazione tutte e due le comprendano assolutamente tutte, si comprendano l’una l’altra, e racchiudano ciascuna ogni perfezione quando sono perfette; fra le virtù che tutte e due racchiudono, diamo un posto speciale all’amore del prossimo che Nostro Signore ci ha tanto raccomandato, all’accoglienza della santa Eucaristia con la quale ci uniamo a lui come la sposa allo sposo, al compimento dei più grandi sacrifici con i quali ci si prepara al perfetto amore, ci si perfeziona e ci si conferma)… Abbiamo una tenera devozione per questo Cuore di Gesù che ci ha tanto amato, e che ha voluto essere squarciato per noi… Abbiamo in lui, nel suo amore una fiducia senza limiti, come in un amico, in uno Sposo che ci ama più di quanto tutti gli uomini insieme non possano amare, e che è onnipotente… E sforziamoci di ispirare a tutti questa devozione appassionata e questa fiducia infinita nel Sacro Cuore del nostro Beneamato Gesù! [1]


[1] M/520, su Gv 19,31-37, in C. DE FOUCAULD, “Stabilirci nell’amore di Dio…”. Meditazioni sul vangelo di Giovanni, ed. A. Fraccaro, Glossa, Milano 2009, 339.341.