Meditazioni sul Vangelo secondo Luca
Questo volume prosegue la pubblicazione dell’intero corpus di scritti di Charles de Foucauld, in una nuova traduzione italiana, sulla base dei manoscritti originali.
Le meditazioni sui Vangeli che Charles de Foucauld ha composto, con singolare costanza, presumibilmente ogni sera, dalla metà di settembre 1897 al febbraio del 1899, ci aprono il mondo della sua interiorità e della sua edificazione, in ascolto della Parola.
Evidenziano anche una singolare lettura del Vangelo sollecitando nel lettore una immaginazione e un coinvolgimento del tutto singolari. Leggendo, infatti, ci si trova, nel vivo della sua preghiera, in una relazione familiare, affettuosa, senza soluzione di continuità, immersa nel perdurante e pacificato senso della presenza divina e della sua premurosa attenzione.
«Non disprezziamo i poveri, i piccoli, gli operai: non solo sono nostri fratelli in Dio,
ma sono quelli che imitano più perfettamente Gesù nella sua vita esteriore;
ci rappresentano perfettamente Gesù, l’operaio di Nazareth…».
Meditazioni sui Vangeli secondo Matteo e Marco
Questo volume inaugura la pubblicazione dell’intero corpus di scritti di Charles de Foucauld, in una nuova traduzione italiana, sulla base dei manoscritti originali.
Raccolta delle meditazioni che Charles de Foucauld ha scritto, in piccoli quadernetti da lui stesso confezionati, commentando ogni giorno un brano dei Vangeli secondo Matteo e Marco.
I testi hanno la forma del colloquio strettamente confidenziale: sono un “parlato” messo per iscritto, un’esperienza molto personale, vissuta in condizioni di vicinanza spirituale con Dio, che conduce a un itinerario di trasformazione interiore e di partecipazione alla prospettiva di Gesù.
Pur avendo talvolta toni forti e persuasivi, le meditazioni non hanno una forma intimistica e neppure autoreferenziale. Emerge soprattutto il legame intenso che Charles vive con il Signore e con la sua Parola. In questo rapporto, egli si abbandona a un “a tu per tu con Dio”, che esprime l’intensità della carica spirituale e relazionale.
«La cosa principale di un’azione non è l’azione in sé, ma l’amore di Dio con cui la si fa…
Non che l’azione non abbia il suo valore,
ma questo valore è molto inferiore a quello dell’amore che la ispira».
Il Direttorio per i Fratelli e Sorelle del Sacro Cuore di Gesù è la quarta regola di vita cristiana che Charles de Foucauld (1858-1916) ha scritto a servizio dell’evangelizzazione.
Redatta tra il 1909 e il 1913 essa esprime, in sintesi, alcuni tratti della vicenda spirituale del beato Charles de Foucauld e il suo fermo desiderio di dedicare ed esortare altri a dedicare la vita a imitazione di Gesù di Nazareth e a servizio di quanti non conoscono il vangelo. Questa proposta cristiana, rivolta alle diverse forme di vita, ma soprattutto a laici che vivono in famiglia o singolarmente, si caratterizza per l’attenzione minuziosa al quotidiano, affinché ogni istante della propria giornata possa sempre più somigliare allo stile di vita vissuto da Gesù di Nazareth: nella preghiera personale e liturgica, nella vita familiare, nei compiti missionari, nell’ambito professionale, nei i rapporti con i vicini e nella cura dei lontani.
La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poiché si affida a valori umani sempre più cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunità civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualità della vita ordinaria. Il vangelo rimane la parola più autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesù. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.
La corrispondenza di Charles de Foucauld con la sorella Marie, che chiama affettuosamente Mimi, è impregnata di speranza, di fede e di gratitudine verso Dio per le grazie che Egli sa diffondere in coloro che lo cercano e che si affidano alla sua bontà. In questi testi è evidente il desiderio di Charles di far sì che la sua esperienza spirituale elevi lo spirito della sorella, plasmi le scelte della sua famiglia e la renda desiderosa di condividere l’amore di Dio con altri fratelli e sorelle, secondo lo spirito della fraternità universale, inaugurato da frère Charles come una promettente e luminosa speranza.
Charles de Foucauld, nel corso della sua vita (1858-1916), ha scritto migliaia di lettere a laici, sacerdoti e religiosi. Alcune di esse sono state indirizzate a donne consacrate: monache, religiose e laiche, dal tempo della permanenza a Nazareth (1897-1900), fino al termine della sua vita. La corrispondenza con queste donne ci consegna la passione di Frère Charles per il Beneamato Gesù e per gli uomini e donne, credenti e non credenti; i principi evangelici della missione che Charles aveva a cuore; la sollecitudine nel rendere partecipi molti dell’amore di Dio. Frère Charles è, per le donne alle quali scrive, ora un padre, ora un fratello, ora un figlio nella fede. Le accompagna spiritualmente; condivide con loro i suoi progetti nel Sahara; è grato della cura che queste consacrate riservano alla sua vita, totalmente dedita al Vangelo e ai poveri. Questa pubblicazione, nell’Anno della Vita Consacrata, è rivolta in particolare alle consacrate e ai consacrati, ai presbiteri e ai fedeli tutti, che desiderano lasciarsi istruire dalla qualità spirituale di relazioni vissute nella fede.
La “Vita Cristiana” nei testi di Fondazione di Charles de Foucuald
Meditare la Bibbia «per compiere un Atto d’Amore»
In un contesto ecclesiale e culturale di distanza dal testo biblico, Charles de Foucauld (1858-1916) ha scelto di formare la sua vita e la sua missione alla scuola della Parola di Dio. L’assidua meditazione scritta del Vangelo ha trasformato la sua esistenza e lo ha condotto a compiere atti d’amore verso Dio e verso i fratelli, attraverso forme di relazione accoglienti e rispettose della condizione di vita di ciascun uomo e donna. Il fedele approccio ai Vangeli è diventato, nel tempo, principio ispiratore e regola per la vita di altri: l’eredità che frère Charles ha lasciato è stata raccolta da vicini e lontani e dai gruppi ecclesiali nati al suo seguito. Religiosi, laici e sacerdoti, nelle loro condizioni di vita e sparsi in tutto il mondo, continuano a praticare la modalità di affidamento al Vangelo che Charles de Foucauld ha inaugurato. La familiarità con la Parola, atto d’amore verso Dio e verso il prossimo, genera atti di bontà e promuove un’esistenza di universale fraternità, che è autenticamente ecclesiale perché umana secondo lo spirito del Vangelo.
L’abbandono della fede ha questo tratto caratteristico: è il suo inizio più semplice, ma anche il suo più arduo compimento.
Nella figura di Charles de Foucauld, fratello universale, c’è veramente uno spazio ospitale per chiunque, all’interno di quei due estremi. Nell’abbandono della fede – ma potremmo dire anche: nell’abbandono che la fede è – si forma una reale fraternità di uguali, per quanto diversi. La fede che ci unisce non può essere meno di questo. Ma neppure più di questo.
Abbiamo un solo Cuore per Amare Dio e il Prossimo
Si può comprendere la figura di Charles de Foucauld solo attraverso l’ampiezza delle relazioni che ha tessuto nel tempo, dall’infanzia fino al giorno della sua morte, nonostante le dolorose perdite che hanno segnato la sua esistenza.
Da quando ha compreso che l’amore di Dio si rivela attraverso i legami, ha attinto quotidianamente a questo amore e ha saputo condividerlo con chiunque incontrava. Le relazioni con familiari, amici e con i più lontani sono diventate il “luogo” per imparare ad amare Dio e per donare la propria vita, a imitazione di Gesù di Nazaret.
Il testo vuole accompagnare il lettore in un percorso di riflessione spirituale sul senso dei propri legami, alla luce dell’esperienza di Charles de Foucauld, fratello universale.
«Quanto siamo vicini l’uno all’altra in Dio,
e quanto siamo vicini e uniti,
o piuttosto un unico cuore,
noi che abbiamo lo stesso Padre,
noi che viviamo dello stesso amore».
Nous ne pouvons comprendre la figure de Charles de Foucauld qu’à travers l’ampleur des relations qu’il a tissé dans le temps, depuis l’enfance et jusqu’au jour de sa mort,
malgré les pertes douloureuses qui ont marqué son existence.
A partir du moment où il a compris que l’amour de Dieu se révèle à travers les liens, il a puisé à cet amour tous les jours et a su le partager avec les personnes qu’il rencontrait.
Les relations avec la famille, les amis, et les personnes les plus éloignées, sont devenues le « lieu » où apprendre à aimer Dieu et à donner sa vie, à imitation de Jésus de Nazareth.
Cet ouvrage désire accompagner le lecteur dans un parcours de réflexion spirituelle sur le sens de ses propres liens, à la lumière de l’expérience de Charles de Foucauld, frère universel.
Henri Huvelin, padre spirituale di Charles de Foucauld
L’abbé Henri Huvelin (Laon 1838 – Parigi 1910) è una delle figure più interessanti del mondo ecclesiale e civile, francese ed europeo, tra XIX e XX secolo. È stato un uomo dall’intelligenza fuori dal comune che ha «scelto di essere il Vangelo vivente manifestandone la bontà», mettendosi a servizio degli uomini e delle donne del suo tempo attraverso la predicazione, la cura pastorale e l’accompagnamento personale.
Tra i segreti di Huvelin come guida spirituale, ci fu non solo la sua intelligenza e cultura, ma anche la sua straordinaria capacità di ascolto, che esercitava anzitutto nei confronti del proprio tempo. Quel «cercare di vedere» e «di scoprire» diventava per lui un aiuto per conoscere gli altri.
La lettura di questo testo ci aiuti a dare sempre più valore all’ascolto, alla cura dei legami, all’accompagnamento umano e spirituale, forme concrete per portare, oggi, «il Vangelo con la vita».
«La cosa migliore è cercare di vedere ciò che c’è di bene nel tempo in cui si vive,
cercare di scoprire ciò che c’è di bello e di grande».
Parole e musica dagli scritti di Charles de Foucauld
per voce, coro, flauto, clarinetto e pianoforte
I testi musicati sono tratti dagli scritti spirituali di frère Charles, tradotti dal francese e adattati per il canto. Molti di essi nascono dalla sua meditazione sulle Sacre Scritture, in particolare i Vangeli, altri sono frammenti di lettere del suo immenso epistolario.
Dagli scritti di Charles de Foucauld comprendiamo che la Parola di Dio, letta, riletta, meditata, è stata il bastone del cammino nella sua ricerca della verità, il luogo dell’incontro sorprendente con la persona di Gesù Cristo, volto del Padre.
L’organico è facilmente reperibile e comunque adattabile a seconda delle possibilità degli esecutori: coro, pianoforte o organo per l’accompagnamento, strumenti ad libitum per arricchire la composizione.
Questa pubblicazione nasce dal desiderio che l’esecuzione di questi canti sia una porta d’accesso alla spiritualità foucauldiana, sia motivazione ad accogliere la stessa Parola che ha condotto Charles de Foucauld a cercare l’ultimo posto e che ha trovato accanto a Gesù, suo Beneamato. Ultimo posto a che a noi può sembrare angusto, insisgnificante.. ma è invece quello più grande perchè è quello scelto da Gesù per poter raggiungere tutti, con l’amore del Padre.